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Vibe coding vs Cyber coding

vibe coding vs cyber coding

Pubblicato il 04/09/2025

Vibe Coding vs Cyber Coding: come l’IA sta cambiando il modo di sviluppare un MVP

Negli ultimi anni, lo sviluppo software è stato profondamente trasformato dall’arrivo dell’Intelligenza Artificiale generativa. Due approcci stanno emergendo in questo nuovo panorama: vibe coding e cyber coding.

Entrambi utilizzano l’IA, ma in modi molto diversi, con implicazioni importanti soprattutto nella creazione di un MVP (Minimum Viable Product).

Cos’è il Vibe Coding

Il vibe coding è un approccio allo sviluppo in cui una persona — anche senza competenze tecniche avanzate — si affida quasi completamente all’Intelligenza Artificiale per scrivere il codice.

Il “programmatore” in questo caso diventa più un prompt engineer: descrive ciò che vuole ottenere e lascia che l’IA generi il codice.

Perché piace

  • È accessibile a chiunque, anche senza background tecnico.
  • Permette di prototipare rapidamente un’idea, riducendo la barriera d’ingresso.
  • Può accelerare la fase iniziale di un MVP.

Il limite inevitabile

Il problema è che, senza competenze ingegneristiche, è quasi certo che si arrivi a un “muro”:

  • L’IA entra in un loop, proponendo sempre la stessa soluzione non funzionante.
  • L’utente non riesce a spiegare all’IA il problema in modo tecnico.
  • La mancanza di conoscenza rende difficile validare o ottimizzare il codice generato.

Il vibe coding, insomma, è ottimo per iniziare… ma non basta per completare un progetto complesso.

Cos’è il Cyber Coding

Il cyber coding — nel senso in cui lo intendo io — è lo sviluppo condotto da un ingegnere (o una persona con solide competenze tecniche) potenziato dall’Intelligenza Artificiale.

Qui, l’IA non è il “pilota”, ma un copilota avanzato.

Come funziona

  • L’ingegnere sa già come risolvere il problema, ma usa l’IA come strumento strategico.
  • È in grado di suddividere un problema complesso in sotto problemi più semplici.
  • Sa quando l’IA eccelle (es. boilerplate code, conversioni, operazioni ripetitive, singoli componenti di UI ...) e quando è meglio intervenire manualmente.
  • Può lavorare in parallelo all’IA, delegando parti “noiose” o a più basso valore.

Perché è più potente del vibe coding

Il cyber coding sfrutta il meglio dei due mondi:

  • La creatività, la conoscenza e l’esperienza umana.
  • La velocità e la capacità computazionale dell’IA.

Di fatto, l’IA diventa un membro junior del team: veloce, instancabile e sempre disponibile, ma che richiede supervisione e istruzioni precise.

Pro e Contro a Confronto

Vibe Coding

Pro

  • Accessibile a tutti: non richiede competenze di programmazione.
  • Avvio rapidissimo: ideale per creare prototipi o testare idee in poche ore.
  • Bassa barriera d’ingresso: perfetto per chi vuole sperimentare con l’IA senza studi tecnici.

Contro

  • Qualità limitata: difficile gestire progetti complessi senza basi tecniche.
  • Scarsa scalabilità: l’approccio tende a bloccarsi davanti a problemi non banali.
  • Dipendenza totale dall’IA: se l’IA sbaglia o entra in loop, l’utente non sa correggere.
  • Adatto solo a MVP semplici: oltre un certo livello di complessità, diventa inefficace.
  • Scarsa sicurezza: il prompt engineer probabilmente non è consapevole dei rischi di sicurezza del codice prodotto

Cyber Coding

Pro

  • Alta qualità del risultato: unisce competenze umane e potenza dell’IA.
  • Scalabile: adatto a MVP complessi e progetti strutturati.
  • Uso strategico dell’IA: delega attività ripetitive o a basso valore.
  • Controllo e supervisione: l’ingegnere sa come correggere e ottimizzare il lavoro dell’IA ed è attento ai problemi di sicurezza.

Contro

  • Richiede competenze tecniche: non è immediatamente accessibile a tutti.
  • Curva di apprendimento: serve tempo per imparare a gestire efficacemente IA e workflow.
  • Inizialmente più lento del vibe coding: la fase di setup richiede più organizzazione.

Caso reale: Sarion (GetSarion.com)

Un esempio concreto di approccio cyber coding è GetSarion.com, il sito ufficiale di Sarion, un progetto che ho sviluppato, dalla pagina bianca al primo go-live, in sole 4 settimane, unendo le mie competenze di ingegneria del software con l’aiuto di sistemi di Intelligenza Artificiale.

Cos’è Sarion

Sarion è un assistente personale progettato per il personal enhancement e la produttività.

Offre:

  • Gestione di task quotidiani e to-do list.
  • Creazione di note organizzate in cartelle.
  • Allarmi personalizzati.
  • Interazione via interfaccia o tramite chat con multi-agent AI.

L’IA in Sarion non è un semplice chatbot: è un insieme di agenti specializzati, ognuno dedicato a un aspetto specifico (gestione attività, organizzazione note, miglioramento personale).

L'approccio del cyber coding mi ha permesso di:

  • Sviluppare più velocemente le parti ripetitive.
  • Concentrarmi su architettura, sicurezza e UX.
  • Garantire un prodotto stabile e scalabile fin dal primo MVP.

Conclusioni

Il vibe coding è un trampolino di lancio per chi vuole sperimentare e prototipare senza barriere tecniche.

Il cyber coding, invece, è la vera chiave per costruire software solido e scalabile, specialmente in ambito MVP, dove velocità e qualità devono convivere.

Se vuoi passare dall’idea al prodotto funzionante, e vuoi che l’IA diventi un alleato strategico anziché un rischio, il cyber coding è l’approccio vincente.

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